Mesoterapia
In medicina estetica si ricorre alla mesoterapia per il trattamento localizzato di cellulite, insufficienza veno-linfatica e adiposità. Lo scopo di questa terapia è favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossicare l’organismo e migliorare tonicità ed elasticità della cute. L’azione delle iniezioni in mesoterapia, è infatti di tipo antinfiammatorio, vascolare e lipolitico.
Tra le medicine alternative, la mesoterapia è una tecnica di somministrazione dei farmaci per via intraepidermica, intradermica superficiale e profonda, e sottocutanea o ipodermica. Tale metodica è descritta già nel 1793 e forse era attuata nel 400 d.C. da Ippocrate, ma la sua diffusione nel mondo medico scientifico avviene grazie a Michel Pistor a partire dal 1952. La mesoterapia è una tecnica di iniezione, “un metodo” – secondo il dr. Michel Pistor, suo ideatore – “per avvicinare la terapia al luogo della patologia”. Semplice nella sua concezione, richiede un adeguato apprendistato per essere eseguita efficacemente.
Alla definizione di mesoterapia è utile e opportuno unire quella di omeostasi: la capacità dell’organismo di mantenere l’equilibrio del mezzo interno, vale a dire il benessere.
Il vantaggio di tale tecnica consiste nel poter utilizzare ridotte dosi di principio attivo, che diffondono nei tessuti sottostanti l’inoculazione e persistono per più tempo rispetto alla via di somministrazione intramuscolare, con vantaggi quali un effetto prolungato nel tempo, un ridotto coinvolgimento di altri organi e riduzione del rischio di eventi avversi o effetti collaterali.
Campi di applicazione:
– Adiposità localizzata
– Cellulite o panniculopatia edematofibrosclerotica (P.E.F.S.)
– Tonificazione e trofizzazione tissutale
I farmaci sono i medesimi che verrebbero somministrati per via sistemica per il trattamento della specifica patologia (quindi ad esempio antinfiammatori, antiedemigeni, lipolitici, anti-age, venotropici etc).
Questi farmaci vengono iniettati in piccole quantità diluiti in soluzione fisiologica e quasi sempre associati a una minima quantità di anestetico locale, per rendere la tecnica, già di per sé poco dolorosa, ancora meno fastidiosa per il paziente.